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Le normative sui droni: faticose, ma da conoscere!

Poiché i droni sono aeromobili a tutti gli effetti, anche se sono senza pilota, chi li comanda dal basso è tenuto a rispettare tutte le regole del cielo.

Questo vuol dire dover tenere a mente normative internazionali, comunitarie e, ovviamente, quelle della propria nazione.

Queste stratificazioni di leggi sono spesso ignote ai più, e uno dei motivi per i quali spesse volte leggiamo sui giornali di turisti stranieri in visita nel nostro paese ai quali viene sequestrato il drone, oltre alla multa: il tutto per non aver ricordato di controllare cosa si possa o non si possa fare quando si attraversa un confine.

Il nuovo regolamento europeo

Da tenere presente, poi, è che le regole citate cambiano spesso: è il caso di quelle comunitarie, con una normativa UE nuova di zecca e diventata operativa il 1° gennaio 2021.

In realtà si tratta di un corpus di indicazioni che sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2020, ma più volte rimandato a causa della pandemia da Covid: fra l’altro, stabilisce l’obbligatorietà dell’assicurazione sul drone, esattamente come per un qualsiasi altro veicolo, e la responsabilità di chi lo pilota in caso di danni a persone o cose. Sembrano cose scontate ma non lo sono, e ci sono processi in corso proprio per stabilire chi debba risarcire in caso di incidenti.

Altre indicazioni preziose dicono che le regole sono differenziate, più semplici per chi vola a solo scopo ricreativo, più restrittive per i professionisti, ma con al centro sempre e comunque il diritto alla privacy di chi dovesse venire eventualmente ripreso da un drone. Anche a questo scopo si prevede un registro di tutti gli abilitati a pilotarne uno: sacrosanto, no?

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