skip to Main Content
[font_awesome icon="phone"] 1-800-987-654[font_awesome icon="envelope"] admin@totalwptheme.com[font_awesome icon="user"][wp_login_url text="User Login" logout_text="Logout"]

Droni ed etica: il caso dei paparazzi “volanti”

In altre sezioni di questo sito abbiamo affrontato il discorso relativo alle regole da rispettare per far volare un drone, ma ci siamo concentrati solo sull’aspetto tecnico della faccenda: i certificati o le patenti di cui dotarsi, le zone da evitare per non incorrere in un sequestro o una multa, gli enti preposti al controllo.

Grazie al feedback costante dei nostri lettori, invece, abbiamo realizzato di aver trascurato un aspetto fondamentale che è quello legato all’aspetto morale dell’utilizzo di un drone. È giusto, in altri termini, effettuare riprese usando un dispositivo di questo tipo?

Non ci siamo, sinceramente, posti il problema perché la nostra fortuna come italiani è di vivere in una nazione, e in un continente, dove le norme che proteggono la privacy sono stringenti e molto rispettate, ma la realtà dei fatti è che non si può dare per scontato che sia così dappertutto.

La privacy, i droni e gli stati extra UE

La raccomandazione è infatti sempre quella di indagare con anticipo le leggi del paese nel quale vi recate: abbiamo sentito fin troppe volte la triste storia di quei dronisti il cui velivolo è stato sequestrato perché il suo uso non era consentito. Non succede solo in Italia!

Per questo informatevi sui vostri diritti, in un senso come nell’altro, perché alcune nazioni come gli Stati Uniti paragonate alla nostra sono autentici Far West. Non è insolito ritrovarsi con un drone che vi svolazza attorno e vi registra. Magari non capita alle persone comuni tanto quanto succede ai personaggi famosi, sempre più angosciati da queste invasioni del loro privato.

I paparazzi infatti si sono aggiornati, e spesso riescono ad avere scatti e riprese esclusivi di VIP “pizzicati” dove non avrebbero mai voluto farsi trovare. Per assurdo, riescono a essere in anticipo anche all’uscita di cliniche dove i vostri personaggi preferiti si sono appena concessi un ritocchino o un piccolo intervento di chirurgia estetica.

Una riflessione sulla privacy

Come accennavamo, però, si tratta di casi limite che non possono verificarsi dalle nostre parti: qui siamo protetti dalle leggi in maniera più rigorosa che negli USA, e quando c’è di mezzo una realtà come Motiva si può stare tranquilli: la riservatezza delle pazienti è tutelata in ogni passaggio del percorso clinico, VIP o non VIP. A noi appassionati di droni non resta che riflettere sui limiti fino ai quali è possibile spingerci, ed evitare le aree più ambigue della nostra passione.

Back To Top